Il PNRR motore per l’innovazione in chiave manageriale nelle istituzioni pubbliche. Primi bilanci, analisi comparativa e lezioni per il futuro RIPM – Vol. 5 – n. 1 | 2022

Special Focus

Il PNRR motore per l’innovazione in chiave manageriale nelle istituzioni pubbliche.

Primi bilanci, analisi comparativa e lezioni per il futuro

RIPM – Vol. 5 – n. 1 | 2022

Deadline per l’invio: 15 giugno 2022

 

Overview Special Focus

Lo Special Focus è il tradizionale approfondimento tematico della Rivista Italiana di Public Management (RIPM). Il focus tematico ha uno spazio fondamentale nella rivista perché volto a determinare l’ambito di attenzione privilegiato su un tema attuale, atto a promuovere riflessioni e capace di creare dibattito fra gli studiosi, il management pubblico e privato e l’ambiente interno ed esterno alle istituzioni pubbliche.

La sezione Special Focus di RIPM intende confermare uno dei principi fondanti la rivista: creare un’arena di riflessione per indirizzare, su un ambito specifico, di volta in volta intercettato, l’attività più innovativa di ricerca e di rappresentazione paradigmatica con approccio multidisciplinare. Una delle caratteristiche specifiche di RIPM è, infatti, quella di manifestare una visuale predittiva volta ad intercettare filoni di ricerca attuali e paradigmatici da analizzare con uno sguardo plurale, attraverso la convergenza di un’ampia varietà di approcci scientifici di ricerca e di analisi, fra gli altri, di tipo: economico, giuridico, politico, filosofico, sociologico e antropologico.

 

Obiettivi Special Focus

Lo Special Focus, “PNRR motore per l’innovazione in chiave manageriale nelle istituzioni pubbliche.

Primi bilanci, analisi comparativa e lezioni per il futuro”, conferma la visione di RIPM, e del Team editoriale, nell’impegnarsi con tenacia verso l’obiettivo fondamentale della rivista: affrontare tematiche attuali per le istituzioni pubbliche con approccio multidisciplinare e con sguardo critico e propositivo.

Il focus tematico declinato per il primo numero del 2022 prosegue, approfondendo da una diversa angolatura, la riflessione attorno al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) già avviata nel secondo numero del 2021. La sfida di RIPM è quella di indirizzare, in questo numero, gli studiosi ad esplorare l’attuazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza italiano e degli altri Stati membri, con particolare riguardo ai sistemi di coordinamento, gestione, attuazione, monitoraggio e controllo. Inoltre, si intende indagare sulle tecnicalità modellizzabili in relazione al raggiungimento dei traguardi qualitativi (milestone) e quantitativi (target) concordati, ex ante e temporalmente scadenzati. In conformità con quanto stabilito dall’art. 22 del Regolamento (UE) 2021/241, al fine di garantire la tutela degli interessi finanziari dell’Unione, è importante che, a livello nazionale, il sistema di gestione e controllo delineato da ciascuna amministrazione centrale titolare di interventi per l’implementazione del PNRR debba ispirarsi ai sistemi di gestione e controllo dei fondi strutturali e di investimento europei ed essere orientato alla prevenzione, individuazione e contrasto delle principali minacce alla tutela del Bilancio dell’Unione europea e alla sana e corretta gestione delle risorse finanziarie, con particolare riferimento a gravi irregolarità quali frodi, casi di corruzione e conflitti di interessi, nonché al rischio di doppio finanziamento. L’intero sistema di verifica riveste, dunque, notevole importanza nell’architettura di questi programmi performance based. Un anno di esperienza sul campo consente, indubbiamente, di proporre valutazioni sullo stato dell’arte, nuove proposte su strumenti di management capaci di valorizzare progetti complessi come quelli che definiscono le infrastrutture tecniche del PNRR. Dipiù, questo Special Focus può essere arena di proposizione di nuove chiavi interpretative in un momento storico di particolare criticità che richiede il contributo rigoroso e responsabile di tutti gli studiosi ed esperti che intendono proporre innovazione fattiva.

Molteplici sono le questioni provocate dallo Special Focus che di seguito sono, solo in parte e lasciando autonomia agli autori per la prospettiva da approfondire, enunciate.

Quali buone pratiche, in termini di modelli, strutture e di procedure, si stanno segnalando, a livello nazionale ed europeo, in tema di coordinamento delle attività di gestione nonché di monitoraggio, rendicontazione e di controllo di tutti gli interventi e i più ampi progetti che compongono le misure dei Piani?

Come, e con quali strutture e procedure, stanno trovando realizzazione operativa nei diversi Paesi, da parte delle amministrazioni centrali, nonché da quelle decentrate, nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali, gli interventi previsti dal PNRR? Si è registrato un incremento della coesione tra i vari livelli di governo, così come della cultura della condivisione, del lavoro di squadra e del risultato nella dinamica dei rapporti tra le amministrazioni? Che ruolo è riconosciuto al Parlamento italiano e che ruolo sta esercitando il Parlamento del nostro Paese nel controllo e nel monitoraggio dell’attuazione?

Quali sono gli strumenti informativi di supporto scelti e utilizzati per la verifica dell’attuazione e il monitoraggio?

Quale valore e quale ruolo assumono i dati pubblici e l’interoperabilità delle banche dati rispetto alle funzioni di coordinamento della gestione, di monitoraggio e di controllo?

Quali attività di audit, in base agli standard internazionali di controllo, sono previste? E da chi sono svolte?

Quale contributo in termini di approcci culturali e metodologici di public management, possono offrire, anche nella logica del project cycle management, gli adempimenti di monitoraggio, rendicontazione, controllo ed audit sull’attuazione del PNRR e delle relative riforme ed investimenti?

Quali attività di informazione e comunicazione, al fine di ingaggiare le diverse tipologie di “pubblico”, sono assicurate durante tutte le fasi di attuazione del Piano? Come viene garantita adeguata visibilità ai risultati degli investimenti e al finanziamento dell’Unione europea per il sostegno offerto?

Queste sono alcune delle domande con cui si intende sollecitare contribuzioni per lo Special Focus, con il proposito di indirizzare studiosi, manager e tecnici a considerare, anche in una prospettiva comparata, i modelli – evocati nello Special Focus – di gestione e attuazione dei PNRR italiano e, auspicabilmente, di quelli degli altri Stati membri.

Si invitano gli autori proponenti il contributo ad esprimere una cornice di ricerca e di studio innovativa -anche comparativa-, attenta alla valorizzazione di una pluralità di posizioni di pensiero, ad esempio sperimentando contribuzioni tra più autori di discipline scientifiche diverse quando il contributo esprima una sinergia collaborativa e incisiva nella proposizione di idee, modelli e chiavi di lettura sui temi affrontati nel contributo.

 

Come inviare un paper

Gli autori che intendono aderire alla Call – Special Focus – dovranno inviare il paper citando il codice (RIPM – Vol.5 – N.1 | Special Focus) secondo le norme redazionali, all’indirizzo e-mail: editors@rivistaitalianadipublicmanagement.it

La deadline per l’invio è il 15 giugno 2022

Il format del paper deve essere di 10.000 parole, incluse tavole e figure, esclusa la bibliografia, utilizzando il template allegato. Per le norme redazionali, per il template e per le FAQ, consultare la sezione:

Norme redazionali