RIPM, Rivista Italiana di Public Management , è stata classificata ed inserita dall’ ANVUR, Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca, tra le riviste scientifiche delle seguenti Aree: Scienze giuridiche (Area 12), Scienze economiche e statistiche (Area 13), Scienze politiche e sociali (Area 14). Gli Editors e tutto il Team editoriale auspicano che questa acquisita qualificazione incoraggi ancor di più gli autori a contribuire alla rivista, valorizzando missione e visione di RIPM, anche in ambito internazionale, e condividendo in modo sempre più ampio l'approccio innovativo che incrementa energie verso le istituzioni pubbliche.

Tutti gli articoli pubblicati sulla Rivista Italiana di Public Management sono registrati con DOI (Digital Object Identifier) e Crossref, lo standard che consente l'identificazione persistente di qualunque forma di proprietà intellettuale in rete.

Sono online la Call for papers Special Focus L’intelligenza artificiale sarà il più potente acceleratore dell’innovazione nelle istituzioni pubbliche? RIPM – Vol. 6 – nn. 1 e 2 | 2023 e la Call Permanente per la Sezione Dialoghi consultare la pagina Call for papers per i dettagli.




La Rivista Italiana di Public Management - Studi e Proposte per Innovare la Pubblica Amministrazione nasce con l’intento di diffondere nelle pubbliche amministrazioni una cultura manageriale, orientata al risultato e alla valutazione e che aiuti i processi di riforme amministrative avviate negli ultimi anni nel nostro paese. Un periodico che pensi in modo globale, che guardi alle buone pratiche in Italia e all’estero, collegando accademia e amministrazioni pubbliche. Una rivista scientifica e con un approccio attento alle buone pratiche, che sappia, partendo da casi concreti, affrontare le problematiche delle amministrazioni pubbliche nell’attuale fase storica, in un contesto di profondo cambiamento sociale, culturale e tecnologico.

L’ambizione è vedere impegnati studiosi di management pubblico, giuristi, economisti, storici, sociologi, psicologi, scienziati politici ed esperti di altre discipline, affrontando le problematiche con un approccio multidisciplinare. Le amministrazioni pubbliche negli stati moderni svolgono un ruolo importantissimo, sono strutture organizzative tra le più complesse. Costruire uno strumento scientifico per la valorizzazione e la diffusione di una moderna cultura gestionale è impresa non semplice. Un obiettivo a cui tendere, nell’interesse pubblico.

Il disegno della rivista si compone di diverse sezioni, ciascuna rispondente alla volontà di indagare elaborazioni di pensiero, modellizzazioni, analisi di casi che pongono al centro dell'attenzione le istituzioni pubbliche e le relazioni che le stesse hanno con mercato, organizzazioni non for profit, portatori d'interesse, società nel suo complesso. Le istituzioni pubbliche vengono osservate da diversi punti di vista - avendo come filo rosso l'approccio multidisciplinare di tipo public management - e con strumenti differenti. Il disegno della rivista contempla tre sezioni:
- la sezione Special Focus, dove di volta in volta si seleziona e si analizza un tema che viene considerato attuale, atto a promuovere riflessione e capace di creare dibattito;
-la sezione Dialoghi, che contempla un Call aperto Permanente, attraverso la quale si intende indicare un’arena favorevole per un confronto sui temi del public management con proposte innovative in grado di offrire strumenti di dialogo e analisi;
- la sezione Close-up, finestra aperta alle novità editoriali e di ricerca nello studio del settore pubblico, con una prospettiva tematica ampia, ma anche il luogo ove hanno sede i Call for Paper in cui RIPM collabora con altre istituzioni e tutte le iniziative della comunità di riferimento di RIPM, sia in termini di casi di studio sia di attività e progetti rilevanti.