RIPM – Vol.2 – n.1| Gennaio 2019 Special Focus – Deadline per l’invio dal 01 novembre al 15 novembre 2018

Lo Special Focus, Innovazione sociale e tecnologica e modernizzazione nella PA, manifesta l’attenzione di RIPM, e del team editoriale, nel registrare la rilevanza della relazione critica fra ambiti di riflessione di carattere ampio e sistemico, lo Special Focus di esordio del secondo numero di RIPM, e ambiti più particolari di analisi della capacità delle istituzioni pubbliche di innovare. [...]

Special Focus 

Innovazione sociale e tecnologica e modernizzazione nella PA

RIPM – Vol.2 – n.1 | Gennaio 2019

Deadline per l’invio dal 01 novembre al 15 novembre 2018

 

Overview Special Focus

Lo Special Focus Innovazione sociale e tecnologica e modernizzazione nella PA si configura come il secondo approfondimento tematico di RIPM. Sotto il profilo del disegno della rivista, il focus tematico è volto a creare condizioni di specifica attenzione ad un tema che viene considerato attuale, atto a promuovere riflessione e capace di creare dibattito fra gli studiosi, gli operatori e l’ambiente interno ed esterno alle istituzioni pubbliche.

La sezione Special Focus di RIPM intende confermare uno dei principi fondanti la rivista: creare un’arena di riflessione per indirizzare, su un ambito specifico di volta in volta intercettato, l’attività più innovativa di ricerca e di rappresentazione paradigmatica con approccio multidisciplinare.

Obiettivi Special Focus

Lo Special Focus, Innovazione sociale e tecnologica e modernizzazione nella PA, manifesta l’attenzione di RIPM, e del team editoriale, nel registrare la rilevanza della relazione critica fra ambiti di riflessione di carattere ampio e sistemico, lo Special Focus di esordio del secondo numero di RIPM, e ambiti più particolari di analisi della capacità delle istituzioni pubbliche di innovare.

Per sua natura, come elemento connaturato in RIPM, e nella sua missione istituzionale, anche il tema proposto per lo Special Focus del prossimo numero della rivista, è portatore di potenziali ambiti di convergenza di un’ampia varietà di approcci scientifici di ricerca e di analisi, fra gli altri, di tipo: economico, giuridico, politico, sociologico e antropologico.

La relazione fra innovazione sociale e innovazione tecnologica, appare come elemento prodromico a ciò con cui bisognerà “fare i conti” entro tempi brevissimi. Public management, anche per quanto concerne innovazione sociale e tecnologica, non può che essere capacità predittiva, anticipazione, governo strategico delle decisioni.

Sul tema dello Special focus, dunque, si vuole promuovere un dibattito fattivo in cui il cuore degli interventi dovrà dipanarsi sulla capacità delle istituzioni pubbliche di fare innovazione – cambiare, promuovere, riacquistare efficienza, mutare lo stato delle cose – sociale e tecnologica. Sono innovazione sociale e tecnologica due variabili indissolubilmente legate? Che tipo di regolazione serve per creare un contesto favorevole all’innovazione sociale e tecnologica? Come accompagnare nelle amministrazioni pubbliche i processi di innovazione? Quale regolazione per garantire la necessaria flessibilità organizzativa e gestionale, necessaria per una innovazione organica? È possibile innovare socialmente, si pensi a criteri differenti di creazione delle relazioni nel mercato del lavoro della PA, senza avere una simultanea azione di cambiamento circa l’innovazione tecnologica. Sono innovazione sociale e tecnologica elementi “divisivi” sotto il profilo antropologico e sociologico? Possono, cioè, creare o alimentare gap generazionali, di formazione manageriale, di tecnicalità necessarie? È possibile pensare ad un futuro sostenibile in virtù di una maggiore consapevolezza degli apporti di innovazione sociale e tecnologica. Si può creare una agenda politica più vicina ai bisogni dei cittadini e più in sintonia con l’azione di governo delle risorse economiche con l’innovazione sociale e tecnologica? La verticalizzazione dei contributi al call da parte degli autori dovrebbe accompagnarci a comprendere quali siano le opzioni di scenario ma anche di determinazione di strumenti giuridici, gestionali e organizzativi atti a governare questa nuova sfida delle istituzioni pubbliche. Quale potrà essere il ruolo dei differenti attori – decisori politici, portatori d’interesse, cittadini, imprese e, naturalmente, manager pubblici – a condurre le nuove sfide.

La sfida, anche questa volta, è quella di indirizzare gli studiosi ad esplorare un territorio di analisi che consenta di generare, innanzitutto, una varietà di punti di vista innovativi sia sotto il profilo dell’analisi dei fenomeni che sotto il profilo dello sviluppo delle teorie.

Fra i possibili temi in agenda, di seguito, viene inserita una panoramica esemplificativa ma non esaustiva di ambiti evocativi delle contribuzioni: Innovazione sociale, Partecipazione dei cittadini e partecipazione dei portatori d’interesse, Social media management, Digitalizzazione, Gestione dell’innovazione, Processi decisionali e gestione delle risorse tecnologiche, Influenza e misurazione delle politiche pubbliche con innovazione sociale e tecnologica, Modernizzazione della burocrazia, Smart working, Change management, Trasparenza, Disclosure, Digital Divide, Qualità della vita e innovazione sociale e tecnologica.

Come inviare un paper

Gli autori che intendono aderire alla Call -Special Focus Pubblica amministrazione e sviluppo economico- dovranno inviare il paper citando il codice (RIPM – Vol.2 – n.1| Gennaio  2019 Special Focus) secondo le norme redazionali, all’indirizzo email editors@rivistaitalianadipublicmanagement.it

La deadline per l’invio va dal 01 novembre al 15 novembre 2018.

Il format del paper deve essere di 10000 parole, incluse tavole e figure,esclusa la bibliografia, utilizzando l’apposito template

TEMPLATE

Per le norme redazionali, consultare la sezione: norme redazionali.

 

Si preannuncia che il tema dello Special Focus prossimo,

RIPM – Volume 2 – Numero 2 | Luglio 2019,

avrà come intestazione:

Governo della spesa pubblica: modelli interpretativi e strumenti di management.