Sostenibilità sociale e umanizzazione nei processi decisionali. I GIS come strumento di supporto

di Serena Romito - Vincitrice del bando di concorso promosso da ALTIS – Alta Scuola impresa e società – dell’Università Cattolica del Sacro Cuore


Il continuo ricambio dirigenziale di cui sono vittime le aziende di edilizia residenziale pubblica, in costante balia delle vicende politiche, impedisce prospettive di crescita a lungo termine. Vi è la stringente necessità di stabilire metodi gestionali che guidino l’operato della classe dirigenziale secondo criteri di trasparenza e sostenibilità delle risorse ormai chiaramente limitate...

Serena Romito – Vincitrice del bando di concorso promosso da ALTIS – Alta Scuola impresa e società – dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

Abstract

Il continuo ricambio dirigenziale di cui sono vittime le aziende di edilizia residenziale pubblica, in costante balia delle vicende politiche, impedisce prospettive di crescita a lungo termine. Vi è la stringente necessità di stabilire metodi gestionali che guidino l’operato della classe dirigenziale secondo criteri di trasparenza e sostenibilità delle risorse ormai chiaramente limitate. In quest’ottica la priorizzazione degli interventi non può che rivestire un ruolo centrale. I software Gis risultano preziosi per la stesura di analisi quantitative, ma non solo. Diverse sono le applicazioni in via di costruzione sui patrimoni residenziali pubblici, per l’ideazione di un preciso strumento decisionale. Esse però, sembrano trascurare un aspetto fondamentale nella lettura dei quartieri popolari: la componente sociale, comprendente dati che, seppur intangibili, connotano fortemente queste realtà cittadine. L’umanizzazione, intesa come declinazione intelligente del concetto di sostenibilità economica e sociale, non può che diventare cruciale in un processo di rinnovamento del settore. È sempre più forte la necessità di avere uno strumento che indirizzi le scelte di intervento stilando graduatorie degli immobili che siano basate sia sui tradizionali fattori di degrado fisico, che su quelli sociali, per loro natura meno quantificabili ma altrettanto impattanti sul benessere abitativo.

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