Invecchiamento demografico e sostenibilità della spesa pensionistica quale prospettiva

di Carmen Graziano - Presidenza del Consiglio dei Ministri
e di Rosa Valicenti - Ministero dell'Economia e delle Finanze


La spesa pensionistica rappresenta in Italia, come nel resto dell’Europa, la voce di spesa pubblica attualmente più consistente con prospettive significative di crescita futura per fattori di natura economica e demografica.

Carmen Graziano – Presidenza del Consiglio dei Ministri

Rosa Valicenti – Ministero dell’Economia e delle Finanze

Abstract

La spesa pensionistica rappresenta in Italia, come nel resto dell’Europa, la voce di spesa pubblica attualmente più consistente con prospettive significative di crescita futura per fattori di natura economica e demografica. Molti governi europei, a partire dalla firma del “Trattato di Maastricht”, hanno cercato di controllarne l’evoluzione introducendo riforme strutturali del sistema pensionistico con risultati complessivamente positivi. Anche in Italia le riforme pensionistiche introdotte, a partire dal 1995, hanno cercato di contenere la spesa pensionistica rendendola più sostenibile ed equa, prevedendo regole omogenee di pensionamento e di rendimento uguali per tutti. L’obiettivo che si prefigge il presente lavoro è di illustrare le motivazioni alla base delle decisioni politiche italiane in materia pensionistica, illustrando il quadro istituzionale europeo in cui sono maturate, e riferendo gli effetti che tali riforme hanno avuto sulla spesa pubblica del nostro Paese in un confronto internazionale sulla base di analisi e documenti ufficiali pubblicati.

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Pension expenditure currently represents, in Italy and in the rest of Europe, the highest component of general public expenditure, with economic and demographic factors pointing to significant future growth. Since the signing of the Maastricht Treaty, many European Governments have tried to control its development by introducing structural reforms, on the whole with positive results. Since 1995, these reforms, moving toward homogeneous retirement rules and uniform rates of return, have attempted to rein in pension expenditure and make the system more sustainable. The aim of this paper is to illustrate the reasons behind Italian political decisions on pensions, in light of the European institutional framework. We report the effects that these reforms have had on public spending in our country, taking a national and international scenario into account, through studies based on data and forecasts published in official documents.

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